Video del dibattito LA SAGA DELLA FAMIGLIA IMPENSABILE
- Buttazzoni Anna, Chinaglia Ruggero, Crispo Filippo, Parmentier Thierry, Resoli Sabrina, Viero Maria Antonietta
LA SAGA DELLA FAMIGLIA IMPENSABILE
2 dicembre 2021, alla Fornace Carotta, in Via Siracusa, 61, a Padova, organizzato dall’Associazione cifrematica di Padova con il Patrocinio del Comune, Maria Antonietta Viero, scrittrice padovana, ha presentato il suo ultimo libro Viaggio di una foglia, edito dalla casa editrice Di Felice, con un dibattito sul tema
Sono intervenuti al dibattito
- Ruggero Chinaglia, cifrematico, psicanalista
- Filippo Crispo, regista, attore
- Anna Butazzoni, psicanalista
- Thierry Parmentier, artista performer
- Sabrina Resoli, insegnante, ricercatrice in scienza della parola
Maria Antonietta Viero, nata a Breganze (Vicenza), vive e lavora a Padova. Dottore in Filosofia, è stata campionessa d’Italia di pallacanestro, con la Recoaro Vicenza, e mannequin d’importanti stilisti italiani. Attualmente svolge la sua attività di rappresentanza nel settore della moda, nel suo show room di Padova.
Il libro Viaggio di una foglia è il secondo romanzo di Maria Antonietta Viero dopo La ballata del Moro Canossa, edito da Spirali e numerosi racconti e poesie pubblicati in varie riviste. Sue poesie sono contenute anche nell’antologia di poeti italiani, Una furtiva lacrima. Poeti al tempo del dolore, uscita recentemente in libreria e nell’antologia Poeti per Dante, che uscirà a breve da Di Felice Edizioni.
Di recentissima pubblicazione è il libro di sue poesie Rugaciune si alte versuri, (Preghiera e altri versi), tradotte da Alexandru Macadan, edito dalla casa editrice rumena Cosmopoli.
In Viaggio di una foglia, l’autrice prosegue l’esplorazione della questione famiglia cominciata nel libro precedente, che qui si avvale anche del contributo di altri personaggi, ricordati, incontrati, inventati, che entrano nel suo racconto: Chiarastoffa, l’Angelina, il padre, la madre, il vento, l’Alma, il vecchio, la mosca bianca, la casa, gli amici.
Con la metafora del viaggio di una foglia è proposta l’analisi dei ricordi, delle vicende, della storia della famiglia che si traspongono in elementi di valore, nel loro viaggio dalla fiaba, alla fabula, alla saga della famiglia. Ampia parte del libro è dedicata anche alla questione dell’amicizia in quanto dispositivo di valore della vita e così gli amici si aggiungono alla saga della famiglia impensabile, cui nessuno è mai appartenuto, dove conta ciò che resta e la materia della sua scrittura.
Viaggio di una foglia
In questo libro, Maria Antonietta Viero, alternando prosa e poesia, narra vicende e storie della sua famiglia e della sua vita, che, intrecciandosi con quelle di altri personaggi, approdano alla saga della famiglia.
Qua e là sembrano apparire ricordi di avvenimenti lontani, drammatici e tristi, che nel racconto trovano altre pieghe e si rivolgono al caso di valore.
Il libro comincia presentando la proposta dell’autrice intorno alla vita: la metafora della foglia che si stacca dal ramo non indica la fine della vita, ma l’avvio del suo volo.
E come in una folata / d’aria la vita soffia / e si stacca la foglia. / Comincia l’invenzione del mondo…
La foglia che si stacca dal ramo giunge forse a posarsi, ma il vento non cessa di soffiare. E della vita non c’è più l’idea canonica del suo inizio e della sua fine, con le umane tribolazioni.
Il romanzo prosegue con il racconto della maternità e delle sue difficoltà, con il racconto della maternità della figlia, con l’unicità del suo caso, che s’intreccia con ricordi dell’infanzia, della giovinezza, dell’età adulta. E la Femena, il Moro, la Piccola, l’Angelina, i personaggi protagonisti della fiaba familiare incontrano la madre, il padre, il figlio, reinventati nel loro mito, trasposti in un’altra famiglia. E la paura si dissipa, nell’incalzare della vita.
E si aggiungono altri personaggi, il vento, l’Alma, il vecchio, la casa, l’Halfella, la mosca bianca. Sono ritratti che si dipingono con pennellate di poesia e di scrittura, talvolta aspra e dura, in una lingua non comune. E trovano il modo di raccontarsi, con leggerezza e intensità, vicende “anomale”, “particolari”, senza definizioni accomunanti e senza classificazioni discriminanti.
Accanto, seguono le lettere ritratto di amiche e amici raccontati nel giorno del loro compleanno; qui risalta l’importanza della traccia della famiglia nella riuscita della vita di ciascuno, accanto all’ambito, all’ambiente, al progetto, al programma di vita con cui si scrive il romanzo politico del vivere.
Tante domande, tante questioni trascorrono nelle pagine del libro: per ciascuna c’è un accenno, un indice, un’indicazione che non toglie la curiosità e la ricerca, anzi le provoca.
Ala di vento non getta via, non trova il vuoto né / l’assenza, solo smuove, scompiglia, muove il dubbio… In urto / di domanda, per indagare, come?
E un’eco risponde a distanza di pagine… Come il riso di un bimbo, / sulla spiaggia che raccoglie la sabbia / e poi ‒ meraviglia! ‒ / la vede cadere allargando le dita…